Uno slogan breve ma significativo per il nostro progetto, che ci invita a dare vita a una potente Onda del Cambiamento con l’aiuto di arte e cultura. Siamo convinti di averne bisogno (da molto tempo), e adesso è l’occasione giusta per incoraggiarla e per connettersi: tra di noi e con la natura.
Idea
In Istria, la popolazione locale ha lottato per secoli con in confini, perpetuamente mutevoli sulla terraferma, indefiniti in mare, e anche mentali. Ma l’unità della penisola istriana non è soltanto geografica, perché almeno tre diverse culture e quattro lingue vi hanno convissuto dal VI secolo in poi. Abbiamo bisogno dell’ECoC anche per promuovere, attraverso la cultura, la riconciliazione con il passato in questa parte d’Europa, dove l’Oriente incontra l’Occidente e il mare viene abbracciato dalla terra. Ecco perché quattro città istriane slovene – Pirano, Isola, Capodistria e Ancarano – si sono unite. Nel desiderio di promuovere congiuntamente le attività culturali come un’unica destinazione transfrontaliera di turismo culturale di respiro europeo, ci candidiamo insieme, sotto il nome Piran-Pirano 4 Istria 2025, in collaborazione con tutti i Comuni dell’Istria croata e le città italiane di Trieste, Muggia e Venezia.
Nome e logo
Il nome Piran-Pirano 4 Istria 2025 porta con sé l’idea di base: quattro Comuni costieri sloveni – raffigurati per mezzo del numero 4 – si presentano come partner alla candidatura. Le città italiane di Trieste, Venezia e Muggia si sono unite a noi, e sul lato croato, come componente della Regione Istriana, i comuni di Buie, Umago, Parenzo, Cittanova, Rovigno, Labin, Dignano, Pola e Pisino, e il comune di Opatija dalla Regione di Primorje-Gorski Kotar. Il 4 nel nome svolge quindi un duplice ruolo: oltre a indicare i quattro Comuni costieri sloveni uniti, assume anche, quanto alla pronuncia inglese, il significato di “per”: Pirano PER l’Istria, evidenziando il carattere multinazionale della nostra candidatura. Con ciò, le quattro città slovene di Pirano, Isola, Capodistria e Ancarano (in breve: P.I.K.A.) permangono nel suo cuore. Dall’acronimo P.I.K.A. (che in lingua slovena significa ‘punto’ nella doppia accezione spaziale e grammaticale) deriva il design del nostro logo di candidatura, costituito da bandiere nautiche stilizzate che scandiscono le iniziali dei nomi dei quattro Comuni sloveni partecipanti.
Sviluppo del progetto
Ci ha resi straordinariamente felici la notizia che la nostra candidatura ha convinto l’occhio critico della commissione ed è acceduta al secondo turno di selezione. La commissione ci ha dato consigli per migliorare e integrare il nostro progetto e negli ultimi mesi abbiamo lavorato con entusiasmo ai perfezionamenti. Purtroppo questo periodo è stato segnato dalla pandemia di Covid-19, ma non abbiamo permesso che ciò ci fermasse, anzi, abbiamo individuato nuovi modi per dare forma a idee e programmi. Insieme a tutto il resto, il team di candidatura ha pianificato e realizzato tre serie di seminari finalizzati a rafforzare le nostre capacità, denominati Progetto Masegno, per aprire la via verso il contenuto finale del programma culturale per tutta l’estate del 2020. È in preparazione il secondo dossier, ultimo capitolo dei i nostri appassionati sforzi dedicati a diventare la città slovena che otterrà il titolo di ECoC 2025.
Come lavoriamo
Il processo partecipativo di creazione del programma culturale della nostra candidatura si svolge sotto la curatela del direttore creativo di fama internazionale Chris Baldwin, forte di una pluriennale esperienza di lavoro con comunità e operatori culturali. Ispirato dai principi pedagogici di Paulo Freire, Chris inizia sempre con la domanda: “Cosa vogliamo sapere, imparare, discutere e creare – insieme?”. Vede la creazione di un programma culturale in un determinato ambiente come un’opportunità eccezionale per tutti i soggetti coinvolti per poter interrogarsi sui propri desideri e le proprie preoccupazioni. Vede il suo ruolo principalmente nell’incoraggiare e sostenere lo sviluppo della visione, ma mai nell’imporla.
Il dossier
QUI puoi vedere il nostro secondo dossier – ONDA DEL CAMBIAMENTO.