Il team del progetto di candidatura di Pirano a Capitale Europea della Cultura Piran2025 (ECoC PI2025) esprime profondo rammarico per il livello delle discussioni pubbliche nei giorni scorsi, legate all’esito della sessione straordinaria del Consiglio Comunale di Pirano del 23 novembre. È necessario fornire spiegazioni alle persone, al pubblico e a numerosi operatori e istituzioni del settore culturale slovene, di sei Paesi del Mediterraneo, di ulteriori 35 paesi e a 512 organizzazioni da ogni parte del mondo che hanno partecipato con entusiasmo alla preparazione della candidatura, sostenendola convintamente. La candidatura e la strategia culturale comune sono state approvate dai Consigli Comunali di Isola e Ancarano e dal Comune-Città di Capodistria. In tutti questi casi, il consenso è stato accompagnato da un deciso applauso.
La Capitale Europea della Cultura è l’iniziativa dell’Unione Europea di maggior rilevanza nel campo della cultura, caratterizzata dall’obbiettivo fondamentale di valorizzare la ricchezza e la diversità delle culture europee, il patrimonio culturale comune, la promozione del dialogo interculturale e la comprensione reciproca tra i cittadini europei. Pertanto, la preparazione di una candidatura significa fondamentalmente cooperazione e inclusione, e non è possibile prepararla come progetto individuale, relativo a un unico gruppo, un unico Comune o un unico Paese. Il suo fine guarda sempre alla sostenibilità e all’avvio di impatti positivi e a lungo termine.
Nel dibattito relativo alla discussione avvenuta nel Consiglio comunale del Comune di Pirano, siamo stati accusati di non aver predisposto una strategia culturale comune tra le municipalità sufficientemente inclusiva, unitamente al supposto rischio che la proposta di istituire un organo di coordinamento comune avrebbe messo a repentaglio lo sviluppo attuale e futuro di quanti lavorano nel settore culturale nell’Istria slovena e degli operatori culturali colpiti dalle conseguenze della crisi epidemiologica.
La nostra posizione e il nostro scopo sono invece diametralmente opposti: a causa della situazione in cui si versano la cultura e la società nel suo complesso, è necessaria molta più connessione e cooperazione tra i Comuni e le istituzioni dell’Istria slovena, e il processo per l’ottenimento del titolo di Capitale Europea della Cultura rappresenta una grande opportunità per lo sviluppo della cultura e delle attività a essa connesse, nell’area dell’Istria slovena come nella regione transfrontaliera. La creazione di una candidatura dal forte carattere europeo è stata incoraggiata dai membri della commissione internazionale che ha esaminato il primo dossier di candidatura PI2025 ECoC. Nella sua preparazione, abbiamo incluso con armonia tutti i segmenti della creatività culturale dei quattro Comuni, dalle sfere creative e artistiche a istituzioni culturali pubbliche, organizzazioni non governative e creatori di cultura indipendenti. La sua struttura è il risultato del lavoro dei 25 membri del Comitato Artistico, di un vastissimo numero di partecipanti ai workshop e di altri stakeholder attivi nelle varie fasi del processo.
Il secondo libro di candidatura, intitolato Onda del Cambiamento, è stato presentato entro i termini prescritti, con il sostegno di tutti i consigli comunali. Mentre la strategia Cultura.PIKA è stata approvata da tre comuni (per l’assenza delle regioni in Slovenia, la Stategia è sostitutiva del livello strategico regionale), che sta alla base della candidatura.
L’epoca della pandemia, che esercita pressioni immani sulla società e sulla cultura, impone di rafforzare notevolmente la cooperazione nella società e tra i comuni, anche e soprattutto nel campo della cultura. Lo indica anche un’indagine condotta in estate presso il pubblico culturale dei Comuni dell’Istria slovena. Con il ritiro del sostegno alla Strategia Cultura.PIKA del Consiglio del Comune di Pirano e l’enigmatica presa di posizione di alcuni direttori di rispettabili istituzioni culturali pubbliche (la maggior parte delle quali sono anche membri del Comitato Artistico PI2025), l’Istria slovena rinuncia di fatto alla sua partecipazione alle Olimpiadi dello Spirito Europeo. La nostra unica ambizione nella realizzazione della candidatura e nella partecipazione alla pianificazione della strategia comune era ottenere uno sviluppo del nostro territorio in chiave europea. È superfluo respingere le accuse gratuite secondo cui il nostro scopo principale era quello di ottenere incarichi professionali.
I consiglieri comunali del Comune di Pirano e tutti i cittadini interessati sono invitati a leggere il secondo libro di candidatura Onda del Cambiamento. Con o senza la candidatura PI2025, l’Onda del Cambiamento è qui. Ma oggi più che mai abbiamo bisogno di dialogo e cooperazione culturale, politica, umana.
Per dare un’idea più chiara del percorso svolto negli ultimi due anni, forniamo alcuni dati e fatti.
Il processo di preparazione della candidatura
- Inizio del processo di preparazione a marzo 2019 – nomina di un gruppo di lavoro da parte di quattro Comuni istriani, comprensivo di esperti locali e stranieri.
- Nomina del Comitato Artistico di 25 membri (da parte dei sindaci di quattro Comuni), composto da rappresentanti degli operatori culturali di tutti e quattro i Comuni: istituzioni pubbliche, università, enti di ricerca, produttori culturali.
- Invito a workshop per circa 300 stakeholder, organizzato per contenuti: “giovani creativi e artisti”, “istruzione”, “ambiente”, “ONG nel campo della cultura”, “economia”.
- Workshop a cui hanno preso parte 50 partecipanti, che hanno risposto all’invito – estate 2019.
- Indagine sulla soddisfazione della popolazione verso l’offerta culturale.
- 50 incontri aperti con oltre 70 stakeholder, da cui sono emerse 150 idee di progetto, che abbiamo elaborato in 26 progetti, novembre 2019.
- Preparazione del primo dossier di candidatura, dicembre 2019.
- Supporto unanime per il primo dossier da parte di tutti e quattro i consigli comunali costieri, dieci città della parte croata dell’Istria, Muggia e Trieste.
- Supporto alla candidatura da parte dei consigli comunali (Pirano, Isola, Capodistria, Ancarano) e Dichiarazione di sostegno alla strategia Cultura.PIKA, primo avviamento della Strategia Cultura.PIKA, che prevede e definisce la messa a regime della strategia stessa, novembre 2019.
- Presentazione ufficiale del primo dossier di candidatura alla Commissione Internazionale, esito positivo e inclusione nella shortlist, corrispondente a secondo turno e ultimo turno, febbraio 2020.
- Prosecuzione dei lavori coi rappresentanti di 57 progetti che coinvolgono circa 100 partecipanti, marzo-agosto 2020.
- Inclusione nel nostro team della prof. dr. Lučka Kajfež Bogataj, autrice della prefazione al secondo dossier di candidatura e premio Nobel, ricercatrice nel campo dei cambiamenti climatici, professore ordinario presso la Facoltà di Biotecnologie dell’Università di Lubiana e capo del Dipartimento di Agrometeorologia, membro dell’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) di Ginevra. Il tema centrale del dossier è la crisi ambientale.
- Partecipazione di oltre 100 operatori culturali, artisti, creativi della regione e di tutta la Slovenia nella preparazione di 57 proposte progettuali, firma di lettere di intenti per la cooperazione di progetto con 512 istituzioni partner di 41 paesi.
Strategia Cultura.PIKA
In considerazione dell’imprescindibile ruolo di un’azione culturale condivisa tra i Comuni per il successo della candidatura, il team ha partecipato al processo di elaborazione della strategia Cultura.PIKA,
- In seguito alla presentazione del programma Pi2025 al Comitato Artistico, che comprende le istituzioni pubbliche, abbiamo invitato tutti i presenti a partecipare alla preparazione della strategia – settembre 2020.
- Abbiamo partecipato all’organizzazione di un workshop per la preparazione della visione e delle misure chiave della strategia, con 34 stakeholder nel campo della cultura (istituzioni pubbliche, ONG, università, CRS). 52 stakeholder sono stati coinvolti attraverso la piattaforma online – ottobre 2020.
- Pianificazione di contenuti e attività per sei sedi di investimento nel campo della cultura.
- Preparazione e presentazione del secondo dossier di candidatura.
Informazioni sulla struttura finanziaria del progetto
Valore stimato del progetto ECoC dal 2021 al 2026: 26.690.000 EUR.
Fonti di finanziamento:
- Contributo dei quattro Comuni nel periodo dal 2021 al 2026: totale 12.015.000 EUR
- Contributo della Repubblica di Slovenia nel periodo dal 2021 al 2026: 10.000.000 EUR (decisione del governo in carica)
- Contributo dei partner regionali per il periodo 2021-2026 (Italia, Croazia, lettere di intenti con valutazione finanziaria già firmate): 1.150.000 EUR
- Fondi europei 2021-2026: 1.825.000 EUR
- Sponsor, vendita biglietti 2021-2026: 1.700.000 euro (lettere di intenti firmate con grandi aziende)
Il sostegno degli ideatori del programma culturale
Il fatto che il processo di preparazione sia stato condotto in modo inclusivo e trasparente è testimoniato anche dalla lettera di sostegno degli ideatori del programma culturale, che finora è stata firmata da:
Hana Ostan Ožbolt e Lena Pislak, Fondazione ULAJ
Andrej Koruza e Gaja Mežnarić Osole, Associazione Trajna
Neža Čebron Lipovec
Tatjana Jercog, Associazione dei amici di musica
Agata Tomšič e Davide Sacco / ErosAntEros
Katarina Juvančič, libero professionista nella cultura
Maja Smrekar
Tadej Droljc
Marco Artusi, Matàz Teatro/Dedalofurioso
Gašper Malej, KUD AAC Zrakogled
Marko Vivoda, Stran 22
Boštjan Bugarič, KUD C3 – Avtomatik Delovisce
Janez Dovč e Goran Krmac, Istituto Godibodi
Saša Spačal
Robertina Šebjanič
Samanta Kobal/Gajbla
Urška Bradaškja-attrice, pedagogo
Tatiana Kourotchkina, Quo Artis
Emilia Mårtensson/Beyond Vocals
Irena Urbič, Forum Tomizza
Majda Božeglav Japelj, Gallerie Costiere Pirano
Lorena Pavlič, Istituto Otok
Mario Steffè, Comunità degli Italiani Santorio Santorio Capodistria
Manuela Rojec, Comunità degli Italiani Giuseppe Tartini Pirano
Romana Kačič, ABBAKUM
Marko Strle, CKSG
Neva Zajc, Festival Estivo del Litorale